In questa serie di opere di Tommy Bonicelli “Figure nel paesaggio veneziano” la luce è una questione di Vibrazioni Superficiali. La peculiare matericità dei dipinti crea coinvolgenti effetti luministici rendendo l’opera vivida e vibrante.
Attraverso questo video l’artista intende esprime tutta la qualità tecnica della sua produzione mostrandoci come la luce fluendo sulla superficie delinea forme e volumi della composizione, enfatizzando la percezioni di fluidità e movimento che caratterizzano la sua produzione.
L’effetto visivo dell’opera invoglia lo spettatore a scrutare i particolari. Prospettive e movimenti di luce rivelano i dettagli grazie alla fluidità del materiale colato.
La visione retinica invoglia lo spettatore fino ad indurlo ad infrangere il Tabù e toccare l’opera per concludere l’esperienza.
La città di Venezia, dominando la scena, esprime particolari aspetti tecnici e simbolici del lavoro di Tommy Bonicelli in un rapporto di similitudine e complementarità con l’antica arte vetraria veneziana e la fragilità della città lagunare.
Se è vero che il vetro è delle tecniche artistiche quella che presenta la maggior fragilità, è altrettanto vero che nelle opere di Bonicelli questa delicatezza viene negata e sostituita dall’infrangibilità del materiale plastico e gommoso impiegato.
Bonicelli riflette quindi sul senso di bellezza e fragilità, due tematiche che riconducono agli esordi della sua ricerca plastica quando l’esigenza di proteggere e conservare era di primaria importanza.