L’artista che ha trasmutato la plastica in materia poetica. 

Benvenuto nel mio sito!

Sono Tommy Bonicelli e in queste pagine ti racconterò il percorso che mi ha portato a trasmutare la plastica in materia poetica e a ridefinire la realtà attraverso nuove visioni.

Creo “modelli molli”, in cui oggetti, paesaggi e personaggi si trasformano, acquisendo una rinnovata essenza e una nuova identità. Attraverso il mio lavoro, esploro le infinite possibilità di metamorfosi della materia e della percezione.


Tommy Bonicelli

affonda le radici in una ricerca culturale profonda materializzando lavori che attraversano i linguaggi della contemporaneità e della sperimentazione, trasformando la percezione del reale.

Tommy Bonicelli sposta le sue storie dalla loro funzione abituale ad un contesto di introspezione, costringendo in tal modo il pubblico a riflettere sul significato del reale posto volutamente in simbiosi con l’immaginario.

Solo autori dotati di particolare sensibilità riescono ad “andare oltre”, a raggiungere cioè una condizione espressiva che è poesia allo stato più raffinato.


di Gianni Baracchetti

Introduzione

Nati dall’errore calcolato della sperimentazione empirica, i miei lavori palesano la doppia metafora dell’evoluzione e del cambiamento. Evoluzione continua del mio essere artista nella mia maturazione personale e professionale. Evoluzione del tempo e della memoria, che da esso è inscindibile, attraverso l’esempio edificante del viaggio.

Nel quarto volume di Alla ricerca del tempo perduto, Proust si riferisce alla memoria e alla sua funzione:

Non è inutile un po’ d’insonnia per apprezzare il sonno, per proiettare un po’ di luce in quella notte. Una memoria senza cedimenti non è un eccitatore molto potente per studiare i fenomeni della memoria.

Nelle mie opere i volti perdono la propria fisionomia, gli spigoli si ammorbidiscono, le luci si sfumano, esattamente come accade ai nostri ricordi che, evocazione dopo evocazione, diventano meno precisi, quasi trasparenti…

Con le colle

modifico personaggi e paesaggi, “modelli molli”, che conferiscono al oggetto una rinnovata versione del proprio essere. E’ questa una dimostrazione quasi filosofica della perdita del senso concreto della realtà: rappresentazione delle differenti condizioni percettive, che la moderna psicologia interpreta come momento della memoria.

E’ proprio la memoria che intendo fissare in un contesto atemporale: prima rievoco fotograficamente le immagini, poi le sommergo in una stratificazione quasi archeologica. Talvolta la realtà traspare nella sua immutabile oggettività, talaltra si deforma e assume i contorni sfumati del sogno, quasi una ricostruzione figurale della psyche umana, dei meccanismi misteriosi attraverso i quali conserva o stravolge i dati dell’esperienza, per restituirli poi come elementi nuovi e costitutivi di una personalità in costante evoluzione.


Tecnica

Caratteristica preponderante nel mio lavoro è la sperimentazione e la ricerca materica, tesa alla messa in pratica di tecniche disparate idonee alla conservazione e resistenti al l’azione disgregatrice del Tempo.

Se volessimo trovare un unico termine che sintetizzi la sua ricerca artistica sceglieremmo «serendipità», ovvero scoperta fortuita.

Laura Palmieri

Pur avendo studiato approfonditamente le tecniche artistiche tradizionali, infatti, non è stato facile per me trovare quella più adatta a dar forma alle mie idee.

Ho avuto bisogno di sperimentare, di sporcarmi le mani e di sbagliare: dovevo commettere un errore, quello giusto, quello risolutivo.

Gli errori sono i momenti astratti del divenire delle idee

Baruch Spinoza

La Fotografia

Nel mio processo creativo la fotografia rappresenta la fase preliminare, la memoria dell’esperienza vissuta che diventa il pretesto per dare vita al lavoro di post-produzione materica in studio.

People in trip, Milan train station (dettaglio fotografia originale).

Il Coopolimero EVA

L’impiego del coopolimero EVA rappresenta la soluzione alle mie esigenze di robustezza struttura e matericità dell’opera.

La plastica viene utilizzata per intervenire sull’immagine, i sui volumi, luci ed ombre, vengono sommersi in una sostanza densa e gelatinosa che solidificandosi conferisce al soggetto nuovo corpo e significato.

EctoplasticTrip, Milan train station (dettaglio opera fisica).

La Digitalizzazione

Creato il nuovo corpo dell’opera, questa assume i connotati di matrice, divenendo l’oggetto di ulteriori sperimentazioni.

In questa fase infatti, la digitalizzazione l’opera attiva nuovi processi creativi: scansioni, programmi, alterazioni e intelligenza artificiale diventano i nuovi strumenti tecnologici che utilizzo per generare nuove identità ad un linguaggio in continua trasformazione.

EctoplasticTrip, Milan train station (dettaglio opera digitale).

Le mie opere sono un works in progress inarrestabile, fatto di stratificazioni e riletture continue.


Percorso

Il mio percorso artistico inizia nel 1995 come street artist e successivamente guidato da una forte identità interdisciplinare ho spaziato tra Performance, Teatro, Fotografia, Pittura, Scultura e New Media, con approcci sempre innovativi e personali.

Nel 2002, conseguo il Diploma Accademico presso l’Accademia Carrara di Bergamo, formandomi con maestri del calibro di Stefano Arienti, Marco Cingolani, Alessandro Pessoli e Adrian Paci nei corsi di pittura. Parallelamente, grazie agli insegnamenti di Eduard Rozzo, approfondisco la fotografia, sperimentandola direttamente in camera oscura.

Nello stesso anno, avvio il Plastic Photography Project (P.P. Project), un’indagine artistica che mi porta a sviluppare la mia estetica ectoplastica, trasformando la materia plastica in un mezzo espressivo dal profondo valore poetico e concettuale.

Nel 2005, dò vita a ECTOPLASTIC_TRIP, un progetto di ricerca sulla trasmutazione della materia, un viaggio che si evolve nel tempo e mi porterà a sviluppare nuove declinazioni della mia poetica.

Nel 2019, fondo il Collettivo Artistico VdOArt, dedicato a progetti di Arte Pubblica, supportato dall’omonima associazione VdOArt, di cui sonio amministratore e direttore artistico.

Curriculum

Mostre Personali più rilevanti

  • ARTE STUDIO MORANDI, Le mie origini, Ponte Nossa (BG) Giugno 2004.

  • ARTEMISIA GALLERY, Ricordi, Bergamo via G.B. Moroni, Aprile 2006.

  • ART EVENTS, Città d’Italia, Alzano Lombardo (BG), Dicembre 2008.

  • SPAZIO LIBERO, Tra Reale e Immaginario, Milano, Alzaia Naviglio Pavese 8, Aprile 2015.

  • VdOArt GALLERY, Alla ricerca del tempo perduto, Onore, Piazza Pozzo, Aprile 2022.

Mostre collettive più rilevanti

  • IMPORT, International Video-Performance Festival, Finland 2004.

  • SALONE DEL MOBILE, Milano, Aprile 2006.

  • INTERIOR LIFE STILE, salone Regione Lombardia,

    • Bukarest, Maggio 2006.
    • Tokyo, Giugno 2006.
    • Kyoto, Luglio 2006.

  • SUMMER ART, Sardegna, Forte Village Resort, Luglio/Settembre

    • Ogni anno dal 2007 al 2017.

  • ARCHI GALLERY, Arte e Paesaggio Urbano, Milano, Aprile 2009.

  • LETTERA D’ARTE, I Love My City, Brescia,

    • Piazza della Loggia, video mapping sulla facciata della Loggia, Maggio 2010.
    • Piazza Duomo, video mapping sulla facciata del Broletto, Maggio 2010.

  • 7 PECCATI, cinema Eden, Brescia, performance (l’esercito dei puffi), 2 Ottobre 2010.

  • EXIBITALIA, ART BASEL MIAMY, a cura di Art Events, 2/5 Dicembre 2010.

  • LOFI INTERACTION, per la Partot Parade, Bologna, Giugno 2011.

  • EGOS III, Royal Opera Arcade Gallerie, Londra, 5 Pall mal, 17-23 Dicembre 2012.

  • GLI ARTISTI BERGAMASCHI PER NEPIOS, Bergamo, Luogo Pio Colleoni,

    • Ogni Settembre da 2014 al 2022.

  • HOTEL JW MARIOT VENEZIA, Isola delle Rose, Maggio/Ottobre 2015.

  • GALLERIA RAVAGNAN, Piazza S. Marco Venezia, artista in permanenza dal 2015 al ’17.

  • GALLERIA FRANCA PEZZOLI, Arte Contemporanea, Clusone (BG), Marzo 2018.

  • CENTRO CULTURALE CANDIANI, mostra finalisti premio Mestre, Ottobre 2018.

  • INCROCI tra Arte, Storia e Fotografia, Storia dello stabilimento M.F.R. in collaborazione con il Collettivo VdOArt, Bergamo, 2019.

  • PERFORMEDIA 2024, performance Plastic Panic, spazio 104, Bergamo.

  • IMAGO MUNDI, Ectoplastic Trip, a cura di Carla Gerbino, PARATISSIMA, Torino Ottobre 2024.

Residenze e Workshop

  • RESIDENZA ARTE INGENUA: progetto I LOVE MY CITY, Brescia, Febbraio/Aprile 2010.

  • WORKSHOP PROCESSING & ARDUINO, fondazione d’Ars Milano, 2013.

  • RESIDENZA INTERACT: progettazione NewMedia e interattività, Bologna, Giugno 2013.

  • WORKSHOP DATA SONIFICATION, PAV Torino, 2014.

Premi più rilevanti

  • HUMANWARE Natural Inspiration, 1° classificato,  Monza 2006.

  • PREMIO CELESTE, selezionato nella sezione fotografia edizione 2006.

  • YUNG & DESIGNE, menzione speciale, Salone del mobile, Milano, Maggio 2007.

  • PREMIO C.A.T. Arte Padova, 2° classificato, Novembre 2017.

Acquisizioni rilevanti

  • COLLEZIONE Giancarlo Danieli, Vicenza 2019.

Progetti di direzione artistica

  • FESTIVAL DELL’ARTE di Clusone, direttore artistico della manifestazione nelle due edizioni che si sono tenute tra l’Aprile e il Maggio negli anni 2003 e 2004.

  • RASSEGNA CULTURALE INCROCI tra Arte e Fotografia, direttore artistico delle nove edizioni, contribuendo al mantenimento della memoria collettiva nel territori della Valle Seriana in collaborazione con il collettivo artistico di VdOArt.

  • PERCORSO ITINERARIO ARTISTICO, direttore artistico del progetto interculturale (Net 4 PiaM) , 2020/21 Bergamo. 

Pubblicazioni e coordinamento editoriale

  • QUEL GIOVANE MERAVIGLIOSO DETTO MAGNI, casa editrice INCROCI, 2018.

  • (MFR) storia dello stabilimento, Memoria Collettiva e Percorsi Creativi, casa editrice INCROCI, 2019.

Articoli

Attraverso gli articoli che ti presento di seguito, ti racconto le tappe e i progetti principali che hanno segnato la mia carriera artistica.

UN’OPERA D’ARTE PER EB PLAST

Le aziende sono sempre in trasformazione, le opere d’arte invece sono immutabili e possono ambire all’eternità, il loro compito è comunicare gli ideali oltre i limiti fisici e temporali per questo ho realizzato Un’opera d’Arte per EB Plast.

ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO

In collaborazione con l’associazione VdOArt e curata direttamente da me, ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO, la personale raccoglie una serie eterogenea di opere realizzate in un ventennio di attività dal 2002 al 2022.